Quando incateni

piccolabasmalahblog_fakirsQuando incateni i sensi esteriori,

i tuoi sensi interiori saranno liberi

di raggiungere i Regni Celesti.

Ciò ti porterà alla seconda categoria:

il ritiro interiore.

Abdul Khaliq  al-Ghujdawani

 

Abdul Khaliq  al-Ghujdawani
Era noto come lo Sheikh dei Miracoli, Colui Che Brilla Come il Sole, ed era il Maestro delle stazioni alte di spiritualità del suo tempo. Era un Conoscitore Perfetto (arif kamil) nel sufismo e realizzato nell’ascetismo. Egli è ritenuto la Sorgente di questo Ordine Onorevole Sufi e la Fonte del Khwajagan (Maestro dell’Asia Centrale).

‘Abdul Khaliq al-Ghujdawani (q.a.s.) ha coniato 8 delle 11 frasi che sono oggi considerate i Principi dell’ordine sufi  Naqshbandi Sufi Order (vd. articolo: GLI 11 PRINCIPI DELLA THE NAQSHBANDIYA)

Suo padre era Sheikh ‘Abdul Jamil, uno dei più famosi studiosi bizantini del suo tempo sia per la conoscenza esteriore che quella interna. Sua madre era una principessa, figlia del re di Seljuk d’Anatolia.

Abdul Khaliq nacque nel Ghujdawan, una città vicino a Bukhara nell’attuale Uzbekistan. Laggiù visse, morì e fu sepolto. Era un discendente dell’Imam Malik. Durante la sua infanzia studio il Corano e i suoi tafsir (l’esegesi), ‘ilm al-Hadith (lo studio delle Tradizioni Profetiche), le scienze della lingua araba , e Giurisprudenza con Sheikh Sadruddin. Dopo aver ottenuto la padronanza della Shariha (la scienza legale) si mosse per la jihad an-nafs (la lotta interiore spirituale), finché raggiunse un’elevata stazione di purezza. Poi si trasferì a Damasco, dove fondò una scuola da cui si laurearono molti studenti. Ognuno di loro divenne un maestro di fiqh e di hadith così come di spiritualità, sia nelle regioni dell’Asia Centrale che nel Medio Oriente.

L’autore del libro al-Hada’iq al-Wardiyya ci narra come raggiunse la sua elevata stazione attraverso la Catena d’Oro: “Incontrò Khidr (a.s.) e lo accompagnò. Prese da lui la sua conoscenza celeste e vi aggiunse la sapienza spirituale ottenuta dal suo sheikh, Yusuf al-Hamadani (q.a.s.).

“Un giorno, mentre leggeva il Corano alla presenza di Sheikh Sadruddin, si imbatté nel seguente ayat:  “Invocate il Signore con umiltà e raccoglimento. Egli non ama i trasgressori.” [7:55]. Questo ayat lo spinse a interrogare Sheikh Sadruddin sulla realtà dello Dhikr silenzioso e sul suo metodo. Abdul Khaliq pose la domanda in questo modo: “Nello dhikr ad alta voce devi usare la lingua e la gente deve ascoltarti e vederti, mentre nello dhikr silenzioso del cuore è Shaytan a doverti ascoltare e udire, dato che il Profeta (s.a.w.s.) disse nel suo santo hadith: ‘Satana si muove liberamente nelle vene e nelle arterie dei Figli di Adamo.’ Quindi qual è, dunque, Oh mio Sheikh Sadruddin, la realtà del  ‘Chiamare nel segreto dei vostri cuori?’ Il suo  sheikh rispose, ‘Oh figlio mio, questo è una conoscenza del paradiso celata, e mi auguro che Allah Lodato e Onnipotente ti invii uno dei Suoi santi per ispirare sulla tua lingua e nel tuo cuore la realtà dello dhikr segreto.’

“Da quel momento Sheikh Abdul Khaliq al-Ghujdawani attese il realizzarsi di questa preghiera. Un giorno incontrò Khidr  che gli disse, ‘Adesso, figlio mio, hai il permesso dal Profeta per ispirare sulla tua lingua e nel tuo cuore, lo dhikr nascosto con i suoi numeri..’ Egli gli ordinò di immergersi sotto l’acqua e di cominciare a fare dhikr nel proprio cuore (LA ILAHA ILLALLAH MUHAMMADUN RASUL ALLAH). Fece questo tipo di dhikr ogni giorno, finché la Luce del Divino, la Saggezza del Divino, l’Amore del Divino e l’Attrazione del Divino furono aperti al suo cuore. Grazie a questi doni le persone cominciarono ad essere attratti da Abdul Khaliq e bramosi nel seguirlo nei suoi passi, ed egli li portò a seguire le orme del Profeta.

“Fu il primo in questo onorabile Ordine Sufi ad usare lo Dhikr Silenzioso e venne considerato il maestro di questa forma di Dhikr. Quando il suo sheikh spirituale, al-Ghawth ar-Rabbani, Yusuf al-Hamadani (q.a.s.), venne a Bukhara, e trascorse il suo tempo a servirlo. Disse di lui, ‘Quando raggiunsi i 22 anni, Sheikh Yusuf al-Hamadani ordinò a Khidr di continuare ad allevarmi e di tenermi d’occhio sino alla mia morte.”

Sheikh Muhammad Parsa, un amico e biografo di Shah Naqshband, disse nel suo libro Faslul-Kitab, che il metodo di Khwaja Abdul Khaliq al-Ghujdawani nello dhikr e gli insegnamenti dei suoi Otto Principi furono abbracciati e incamerati da tutte e 40 le tariqa come metodo di verità e lealtà, la via della consapevolezza nel seguire la Sunnah del Profeta, abbandonando l’innovazione e opponendosi scrupolosamente ai desideri inferiori. Grazie a ciò divenne il Maestro del suo tempo e il Primo in questa linea di spiritualità.

La sua reputazione come un Maestro spirituale realizzato si diffuse. I visitatori erano soliti accorrere in massa da ogni terra per vederlo. Riunì attorno a sé murid sinceri e leali che allenava e a cui insegnava. Riguardo a ciò, scrisse una lettera a suo figlio, al-Qalb al-Mubarak Sheykh Awliya al-Kabir, per specificare la condotta dei seguaci di questo Ordine.

Diceva:

“Oh figlio mio, ti  raccomando di acquisire sia la conoscenza che la condotta giusta che il timore di Dio. Segui i passi dei devoti Salaf (le generazioni precedenti). Attieniti alla Sunnah del Profeta , e resta in compagnia di credenti sinceri. Leggi giurisprudenza e la storia della vita del Profeta e l’esegesi Coranica. Evita i ciarlatani ignoranti, e cerca di mantenere la preghiera in gruppo. Fa attenzione alla fama e ai suoi pericoli. Sta tra la gente comune e non cercare una posizione. Non diventare amico di re e dei loro figli, e nemmeno con gli innovatori. Mantieni il silenzio, non mangiare eccessivamente e non dormire troppo. Sfuggi la gente, come se sfuggissi dai leoni. Mantieni il ritiro. Mangia cibo lecito e abbandona le azioni dubbie tranne in caso di estrema necessità. Tieniti lontano dall’amare il mondo inferiore dato che potrebbe affascinarti. Non ridere troppo, dato che troppo riso causerebbe la morte del cuore. Non umiliare nessuno. Non lodarti . Non litigare con la gente. Non chiedere di nessun’altro tranne Allah. Prega con umiltà. Fa che i tuoi affari seguano la legge, che la tua casa sia la moschea, che il tuo Amico sia il tuo Signore.”