I dogmi hanno sempre portato sofferenza e cecità perché mentre della verità è possibile fare esperienza, di un dogma non è possibile farla.
Di conseguenza, non si può avere fede in un dogma, si può solo credere in esso; ciò comporta che si arrivi a difenderlo o ad attaccare che si dichiari in opposizione ad esso.
La verità invece, una volta che è vera e viva dentro di noi, parla da sola e non ha bisogno di alcuna difesa.
Diventa la nostra luce. È una, uguale per tutti quelli che la possono vedere.
La prossima sfida di tutte le religioni sarà porre di nuovo la verità al centro della fede, non più i dogmi.
Se non lo faranno, avranno il destino segnato. La verità è disponibile per tutti, ventiquattr’ore al giorno.
Per prima cosa dobbiamo dire la verità a noi stessi, e non sarà mai facile.
Abbiamo un organo, il cuore, che è il trono di Dio, e Dio è la verità.
Se lo usiamo, saremo in grado di vedere.
Abbiamo miliardi di credenti al mondo e qual è il beneficio?
Abbiamo solo una manciata di persone che vedono, che agiscono nell’invisibile e portano benefici. Se non ci fossero loro a tenere saldamente il mondo, le cose andrebbe molto peggio.