Qual è il lavoro giusto per me?

piccolabasmalah

I principianti fanno sempre lo stesso errore con Maulana: gli chiedono cosa dovrebbero fare nella loro vita.
In quel momento lanciano un segnale pericoloso a un essere come Maulana, perché forse non sanno ancora che lui è un maestro vero e che non ha scrupoli nell’applicare i suoi metodi di insegnamento.

In risposta alla domanda classica potrebbe dire, e l’ha già fatto con più di un fratello, «Apri un circo».
Consiglia intenzionalmente al discepolo qualcosa che molto probabilmente non funzionerà. Questi tornerà lamentandosi che il circo non ha funzionato, e allora Maulana lo rincuorerà dicendo: «Bene, non ti preoccupare. Adesso apri un allevamento di polli».

Una volta disse a un fratello di comprare mille pecore. Il giovane seguì il consiglio con grande entusiasmo, andò a comprare le pecore scegliendole una ad una, e le portò nella sua terra in montagna. Ma Maulana aveva tralasciato di ricordargli che le povere bestie devono anche mangiare. L’aspirante pastore viveva in una zona rocciosa dove nessuno allevava le pecore, ovviamente. E lui se ne stava là, seduto con le sue mille pecore che alla fine si sono mangiate tutte le sue finanze in fieno.

Una volta un uomo chiese al Profeta (pace e benedizioni su di lui) consiglio su come migliorare il raccolto delle sue palme da dattero. Egli seguì alla lettera le istruzioni, ma l’anno successivo il raccolto fu abbondante in tutta la regione tranne nel suo giardino. Tornò dal Profeta (pace e benedizioni su di lui), confuso per chiederne il motivo. «Tu sei l’esperto del tuo stesso mondo, non chiedere a me consigli sulle cose che avresti dovuto imparare da tuo padre e dovresti aver capito da solo» fu la risposta.

A un maestro bisogna chiedere quello che non possiamo sapere da soli. È bene interrogarlo sul nostro cuore, non su questo mondo. Egli non ha nessun interesse a collocarci da qualche parte nel sistema materialistico. Se sopravviviamo per lui è abbastanza, ma magari non lo è per noi.

Bisogna procedere da soli lungo quel cammino. È necessario chiedere il permesso allo Sheikh in merito a viaggi, matrimoni e divorzi. Se si vuol fare qualcosa che tocca il suo regno, un film su di lui ad esempio, allora bisogna consultarlo; ma per il resto, è meglio cercare di cavarsela da soli. Altrimenti il maestro continuerà a proporci situazioni sempre più assurde fino a che impareremo a guardare dentro al nostro cuore e a sentire lì la sua guida, la sua voce, i suoi occhi.

Il maestro ci ama, non per quello che siamo o quello che facciamo.
Ci ama e basta, perché lui è amore.