40 Giorni

GLI ESERCIZI DEI 40 GIORNI

Quando hai un forte desiderio, senti sorgere un potere. Ma il vero potere appare quando neghi il desiderio.

Prova: quando hai sete, metti un po’ d’acqua in un bicchiere di fronte a te e aspetta, non berlo immediatamente. La pausa che farai crea in te una sorta di sensazione. All’inizio è sgradevole perché solitamente l’appagamento è immediato. Ma senza la pausa non puoi costruire il tuo corpo energetico.

La pausa ti porta al presente. Ed è il presente che è connesso al tuo livello energetico. Poiché puoi riceverlo solo nel presente, ora, non puoi riceverlo nel passato o nel futuro.

Quando sei invitato attraverso gli ostacoli – gli inviti divini -, a creare emozioni, generi anche questa energia. Devi solo osservarlo.
Nel Lavoro, questo è esattamente il punto in cui mi piace invitare la tua concentrazione.

Ogni automatismo ti porta in basso. Ciò significa che hai un impulso e lo segui finché non lo accetti. Questa è la via verso la non consapevolezza.

Per questo scopo nel Sistema Uwaysi abbiamo una serie di esercizi iniziali, se hai voglia di sperimentare. È bene praticarli per quaranta giorni.

Ad esempio, non c’è bisogno di pensare tutto il giorno al tuo “dramma”, alle tue circostanze di vita in modo eccessivamente emotivo.
Puoi concederti solo un’ora al giorno per pensare consapevolmente ad esso. Questo è un esercizio potente.
E quando inizi a farlo, ti piacerà uscirne prima di un’ora, ma allora ti costringi a rimanere lì.
Quando mantieni questo esercizio scoprirai di avere più energia a tua disposizione e nel tempo potresti decidere di porre la tua attenzione altrove.

Il metodo del Sistema Uwaysi è semplice e funziona perché ha a che fare con l’osservazione e la decisione.

Quando sei guidato dai tuoi desideri, non puoi vedere.
Desiderare significa scrivere su ciò che ti arriva.
Quando rivolti la cosa, e smetti di dare troppe energie ai tuoi desideri, vedi che tutto è stato predisposto per il meglio per te molto tempo fa, così come è.

Il desiderio è l’opposto della paura, è un tentativo di fuga dalla paura. La mente proietta qualcosa per salvarsi.
Alla fine, non avere desideri significa non avere paura.

Quando vai in profondità in te stesso, come ultima barriera alla luce, trovi sempre una paura. La paura è la soglia della libertà.

Finché desideri qualcosa, non hai bisogno di guardare nella paura, corri in avanti e non dentro. La nostra mente è costantemente impegnata con i nostri desideri, proiezioni.

Ricorda, la forza di volontà è quando puoi dire di no al desiderio.
Facciamo esperienza della nostra volontà attraverso i nostri desideri.

Di ciò che è unico in te, non ne hai ancora fatto esperienza. È nascosto dietro i tuoi desideri.
Finché corri dietro ai tuoi desideri e alla realizzazione o alla frustrazione del non averli soddisfatti, non potrai entrare in contatto con la tua essenza, con la tua unicità.
Perché tutto ricade nel dramma. Quando ti innalzi al di sopra del livello dei desideri, i tuoi cosiddetti problemi sono ancora là, le condizioni della tua vita sono le stesse, ma il potere che avrai per affrontarli è completamente diverso.

Così facendo ti riprendi il tuo potere, perché ora ti prendi la tua responsabilità e senti che per la prima volta puoi agire.

Il lavoro di auto osservazione ti porta soddisfazione perché hai completato un lavoro. Evitare di farlo porta solo stress e una sensazione di irrequietezza.

Quando hai fatto un lavoro fisico tutto il giorno e torni a casa la sera, ti senti stanco ma felice, senti di meritare il cibo e un buon sonno, perché hai fatto qualcosa e hai ricevuto qualcosa.
Lo stesso è quando hai fatto un lavoro interiore. Anche se non hai ancora raggiunto un’apertura completa ma hai fatto il Lavoro, questo ti dà amore, una dolcezza.

Lavorare sodo è un dovere in questo Metodo.
Vedrai che se non hai fatto il lavoro, ti senti in colpa, senti che non hai davvero dato qualcosa.

Rimanere nella “modalità del giocatore multiplo” – vedere gli altri come l’unica causa del tuo stato interiore ed esteriore – ti dà un senso di colpa. Se entri nella “modalità di giocatore singolo” e ti riprendi le tue responsabilità per i tuoi stati, questo disagio ti lascerà, perché hai avuto il coraggio di guardare nelle profonde radici delle tue emozioni e hai affrontato ciò che deve essere visto per guarire.

Quando fai il lavoro, non neghi più ciò che è. Ciò ti rende più felice. Nulla è più magnetico di una persona felice.

Il lavoro su te stesso ha sempre un effetto immediato sugli altri. Li ispirerà inconsapevolmente a fare la stessa cosa. E i tuoi rapporti saranno risanati in pochissimo tempo.
Questo è uno degli inevitabili effetti collaterali di questo Metodo.

Nel nostro lavoro, l’auto-osservazione deve diventare la tua pratica quotidiana.
Tutti pensiamo di essere nel momento, consapevoli e presenti perché ci identifichiamo con la mente, ma non siamo affatto presenti.

Se ti chiedo dove hai lasciato le scarpe, in quale posizione, con quale piede sei entrato nella stanza, forse non puoi dirlo. Se fossi presente lo sapresti.

Per aumentare la consapevolezza, il segreto è iniziare dalle piccole cose, semplicemente perché sono gestibili.
Sebbene siano semplici gesti, scoprirai che ti porteranno in alto.

Non avere successo è frustrante. Con le piccole cose puoi avere successo. E devi avere successo nella tua pratica spirituale.

Non ti sto chiedendo di essere sempre presente con il tuo respiro: ti darebbe stress e basta, perché questo è il livello divino e non potresti farlo per un solo minuto.
Ma durante il giorno quando entri ed esci da una stanza, sarai in grado di osservare i tuoi piedi e scegliere quale sarà il primo.
Se vuoi portare l’auto-osservazione, la consapevolezza nella tua vita quotidiana, questo è il primo passo.

È un esercizio pratico per rafforzare la presenza: ogni volta che entri in una stanza, metti prima il piede destro. E quando esci, metti prima il piede sinistro. Tutti possono farlo.

L’ego può simulare un tipo di consapevolezza, ma è la consapevolezza che puoi avere in una stanza virtuale. Questo è il motivo per cui le reti virtuali, i videogiochi hanno così tanto successo, sono fatti su misura per la realtà dell’Io.

Osserva come ti senti quando fai questo esercizio semplice del piede, e quando ti dimentichi di farlo. Quando te ne scordi, ti senti frustrato. Se succede, osserva questa emozione e lascia che sia.
Ogni volta che ci riesci, ti senti felice, in pace, soddisfatto, perché la coscienza in sé porta gioia.
Il sé, quando è presente, è fatto di gioia.

Immagina una bottiglia vuota chiusa con un tappo di sughero: anche se viene spinta nel fondo dell’oceano più profondo, salta sempre su con un balzo felice.
La vita non cesserà mai di essere dinamica, ma sarai sempre a posto se galleggerai. Non è importante per la bottiglia lo stato del mare, se è calmo o tempestoso.
Questa è la vera gioia profonda.

Una volta che hai familiarizzato con il primo esercizio del piede con cui entri nella stanza, vorrai andare avanti. Allora puoi aggiungere altri semplici esercizi: quando indossi le scarpe, parti dal piede destro, quando le sfili, parti dal piede sinistro.
Lo stesso quando ti vesti, infili prima la manica destra e poi la sinistra, e così per i pantaloni.
Esci di casa con il piede sinistro ed entri in casa con il piede destro. Entra in bagno con il piede sinistro e metti prima quello destro quando esci.

Benedici il cibo prima di mangiarlo e non prendere più di tre sorsi di seguito. Così diventi consapevole di te stesso. E poi mangia e bevi solo con la mano destra.

Se pratichi tutto questo, vedrai che la consapevolezza di te verrà rafforzata.
Sono piccoli passi pratici, ma se li padroneggi, passi al livello successivo.
Tutti questi esercizi hanno un significato profondo spirituale ed energetico: per questo nella tradizione Sufi cerchiamo di praticarli tutti nella nostra vita quotidiana.

Solo se sei consapevole puoi risvegliarti. E solo quelli che sono risvegliati possono diventare servitori.
Finché sei addormentato, come puoi diventare un servitore?
Se sei sempre immerso nelle tue emozioni e ne sei vittima, se sei sempre arrabbiato, triste, impaurito, come puoi essere utile? Non puoi, né per te stesso, né per gli altri.

Sei il benvenuto a sperimentare questi semplici esercizi che ti ho suggeriti come passo iniziale del nostro Metodo.
Una volta completato un ciclo di esercizi di 40 giorni, ti verrà assegnato il ciclo successivo, se lo desideri.

Se non riesci a mantenere tutti i 40 giorni, non preoccuparti, l’importante è capire la differenza tra come ti senti quando ti ricordi di farlo e quando no.
Questo è il nostro interesse principale.

Usiamo anche diversi mantra e suoni sacri della tradizione Sufi per sostenere il Lavoro.
Uno dei nostri mantra preferiti di base è ripetere “grazie”. Ogni volta che puoi dirlo, qualcosa in te si placa.

Quando ripeti “Grazie”, puoi aggiungere Dio o l’Esistenza, qualunque cosa sia facile per te, lo senti immediatamente, non devi meditare ore e ore per sentirlo. Sei inondato da un’onda di gratitudine e automaticamente ti ritrovi nella posizione corretta nei confronti dell’Esistenza.
Prova, dillo per cinque minuti la sera prima di addormentarti.

Ricorda che ciò che ti viene dato in ogni singolo momento dall’Esistenza, è esattamente ciò che ti può essere dato. Non ti può venire offerto niente di diverso, è assolutamente impossibile, è ciò che puoi contenere ed è quello che hai chiesto, hai creato tu stesso, lo comprenderai and lo metterai in pratica nel Sistema Uwaysi.

Nella tradizione diciamo: nessuno può toglierti ciò che è per te, e nessuno può darti ciò che non è per te.

Sappi questo: ogni cosa che è accaduta nella tua vita è stata la cosa migliore per te.
È solo il modo in cui hai reagito che ha bisogno di miglioramento.

L’invito è a seguire ogni fase del Sistema Uwaysi e a prepararti per le meraviglie: incontrerai il momento migliore della tua vita. Garantito.
Questa è l’autostrada per la beatitudine.