Che cos’è adab?

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Adab è una parola araba non facile da tradurre. Letteralmente significa invitare qualcuno a mangiare o radunare persone attorno alla tavola. Adab ci mostra che dobbiamo presentarci alla gente e la presentazione dovrebbe avvenire in modo corretto.

Adab è un aspetto molto importante che è alla base della Via Sufi. Indica l’insieme delle regole di comportamento del derviscio; è una scuola di consapevolezza che ci guida continuamente dalle cose più piccole a quelle più grandi. E‘ un modo per colmare il divario tra la nostra azione specifica e il suo aspetto archetipico di verità.

Adab non è tradizionalmente insegnato nei libri, o come materia universitaria, è qualcosa che si deve raggiungere attraverso la vita da fonti diverse. La prima fonte sono i  genitori, ti insegnano quello che hanno imparato e segui il loro esempio, il loro modo di mangiare, camminare, sedersi, parlare e poi quando cominci ad andare a scuola incontri gli insegnanti,ricevi ispirazioni da loro e segui il loro comportamento, le loro maniere.

Poi una fonte molto importante che nella società occidentale è molto trascurata è che i giovani seguano gli anziani e imparino adab da loro che di solito hanno un adab migliore, o almeno dovrebbero. Adab è il comportamento corretto e appropriato e mostra l’area in cui muoversi per ogni situazione, in ogni aspetto della vita, nel pieno rispetto verso gli altri e verso se stessi. Si distingue per la cortesia e la gentilezza sincera, che non è solo l’etichetta o la vuota formalità. E’ la fragranza di mettere se stessi al servizio di Dio e della Sua creazione.

Come dice Maulana : “Adab è  imparare i limiti. Se conosci i tuoi limiti dovresti avete adab. Coloro che possiedono adab sono i più vicini, sono cercati, desiderati e complimentati. Sono onorati e vengono chiamati gli innamorati.
La conoscenza viene per ultima, prima viene adab. Cosa che è necessario, cosa si vuole da un uomo? Adab.
Che cosa è Adab? E’ conoscere il proprio ordine, conoscere il proprio posto. E’ sapere sempre cosa fare.

Adab significa anche essere nel momento, perché non avrete più bisogno di pensare tutte le volte come eseguire una certa azione.
Si diventa naturali, rilassati nel gesto giusto, che è lo stesso per tutti, e questo porta la pace, l’armonia, dentro e fuori di noi. Adab dà ordine alla nostra vita.

Adab descrive il modo corretto di come affrontare le situazioni nella nostra vita quotidiana, nel modo migliore sotto la luce della saggezza di raggiungere una situazione armonica. Per esempio un adab è quello di parlare con una voce gentile, non parlare continuamente quando non è necessario. Un aspetto della adab è quello di sedersi in un modo che le parti intime non siano visibili, o il modo di camminare, senza correre ma non camminare neanche troppo lentamente.
Adab ha molto a che fare con l’aspetto, il modo di presentarsi nella società e, naturalmente, se si dispone di un buon adab questa leviga la propria vita quotidiana e dà un bel feedback dalle persone intorno. Adab addolcisce la propria vita.

C’è un detto: “Abbiamo più bisogno di imparare adab che imparare gli hadith.”
La conoscenza senza adab è come il fuoco senza la legna, e adab senza conoscenza è uno spirito senza corpo.
Il Profeta (s.a.w.s.), dice in un famoso hadith Buckari: “Il più vicino a me nel Giorno del Giudizio sarà colui che è migliore nel carattere”.

Nella tradizione Sufi, come nei libri di Sufismo e Islam, adab ha un posto molto eminente, e se qualcuno vuole dire qualcosa di buono su di un fratello fa notare che ha un buon adab per esempio.

In particolare il nostro ordine Naqshbandi è molto sensibile all’adab, e si dice che il grande santo e fondatore del nostro ordine Shah Baha’uddin Khwaja Naqshbandi (possa il suo segreto essere santificato), abbia ripetuto 12.000 volte “Adab ya-hu!“, che significa ‘mantieni il tuo adab, guarda con un occhio attento all’adab‘, sii consapevoli di come ti presenti all’esterno. Questo dimostra ancora una volta quanto sia importante concentrarsi sull’adab. Questo motto lo si può ancora trovare scritto nelle nostre dergah.

Adab rappresenta l’inizio del viaggio.
Nel cammino sufi adab non lo si apprende attraverso la spiegazione, ma per imitazione e il miglior insegnante dovrebbe essere chi ha sviluppato un elevato adab.

Bisogna vedere, guardare, come Maulana ci diceva: “Basta che guardiate me e cercate di fare quello che faccio io; se mi seguite in questo automaticamente imparate grazie all’imitazione.”

Adab significa quindi imitare l’esempio dei nostri Sheikh e dei santi che sono stati ispirati dal Profeta Muhammad (s.a.w.s.) che a sua volta è stato ispirato dallo stile celeste.
Nella tradizione sufi il Profeta (s.a.w.s.) è il modello di adab. Ci sono stati tramandati migliaia di aneddoti dove vengono minuziosamente descritti il suo comportamento e il suo modo di rispondere a qualsiasi tipo di situazione.

Il Profeta (s.a.w.s.), era solito parlare in modo pacifico con tutti. Non ha mai urlato e non ha mai attaccato nessuno in tutta la sua vita.

Nel Corano, c’è un ayat in Surah al Qalam, il 4°, che dice: “E tu hai veramente le migliori maniere” Allah si rivolge al Profeta (s.a.w.s.), che era famoso per le sue perfette buone maniere.

Un altro hadith dice: “Addabanii rabbii fa ahsana ta’dii-bii”
(Mio Signore mi ha insegnato le buone maniere e mi ha insegnato nel modo più eccellente).