Tratto da una lunga intervista pubblicata sulla rivista FENIX, n.96, Ottobre 2016:
Mikaela Zanzi: Una via interiore che avvicina l’uomo al Divino. Questo vuol dire osservare se stessi e il mondo da un’altra prospettiva. Quale?
Sheikh Burhanuddin.:«Nella vita è importante trovare una gerarchia. Dio è al primo posto, è la Fonte. E se quella Fonte non è al primo posto nella tua vita ti muoverai in cerchio e questo creerà tante difficoltà. Quindi la prospettiva è capire cosa è Uno e cosa è zero. Devi essere zero e dare a Dio l’Uno, allora hai tutto! La via dei Sufi è un modo radicale di essere. È uno stile di vita, un percorso profondo che deve penetrare ogni singolo aspetto visibile e invisibile della propria esistenza. Lo strumento fondamentale è la Verità. Cerca di seguirla anche se è contro il tuo ego. In questo modo non potrai mai essere fuorviato. Questo è il cammino. Quando guardi dentro te stesso e chiudi gli occhi, la prima cosa che vedi è l’oscurità, non vedi nulla. Solo quando inizi a portare la Luce dentro, attraverso la torcia della Verità, con l’intenzione che vuoi guardare veramente dentro, inizierai a vedere: prima sentirai le tue emozioni e un giorno vedrai te stesso sotto un altro aspetto».
