Il sindaco del villaggio scrisse una poesia e la lesse a Nasrudin.
“Ti è piaciuta la poesia?” Chiese.
“No, veramente no”, Nasrudin rispose, “non era un granché”.
Il sindaco si infuriò, e condannò Nasrudin a tre giorni in carcere. La settimana dopo, il sindaco chiamò Nasrudin nel suo ufficio per leggergli un’altra poesia che aveva scritto. Quando il sindaco ebbe finito di leggere, si rivolse a Nasrudin e chiese: “Allora, cosa ne pensi di questa?”
Nasrudin non disse nulla, e si alzò d’un tratto per andarsene. Il sindaco gli chiese: “Dove pensi di andare?”
“In galera!”, Rispose Nasrudin.