Tra i veri maestri sono in vigore delle ‘regole del traffico’ molto precise. Quando uno Sheikh autentico ti tocca, assumi una colorazione distintiva. Ogni maestro ha il suo colore caratteristico: è così che egli appone la sua firma, ed è così che gli altri maestri, vedendolo, sanno a chi appartieni.
Se il tuo cuore è stato toccato, e incontri un altro maestro vero, quest’ultimo non ti toccherà per rispetto, non sovrapporrà mai la sua mano a quella di un altro Sheikh. Ma se tu sostieni di avere un maestro senza manifestare alcun colore, il vero maestro se ne renderà conto e potrà assegnarti il suo.
Quindi sei libero di andare, di incontrare chi vuoi, ma solo fino a un certo punto. Il maestro che ti ha toccato avrà sempre un diritto sul tuo cuore, anche se ti allontanerai o lo lascerai.
Quando incontri uno Sheikh forse tu non lo riconoscerai, ma lui riconoscerà te e da quel preciso momento scoccherà una freccia verso il tuo cuore. Poi quando vorrà ti pescherà come un pesce, e piano piano inizierà a tirare la lenza finché un giorno raggiungerai la riva.
Non confidare troppo nel tuo libero arbitrio, nel tuo potere di determinare o condizionare questo percorso. È un processo ineffabile, che ha fatto impazzire schiere di filosofi e religiosi. Non è facile da capire.
Dio adora divertirsi, e se il tuo nome compare sulla Sua lista…