I testi sacri dicono che Dio ci ha creato a Sua immagine e somiglianza. Allora perché siamo così imperfetti?
La gioia più grande dei genitori quando ripensano alla storia dei loro bambini è ricordarli quando erano piccoli e dipendenti, non adulti e autonomi. Il periodo più tenero è quando imparavano a fare i primi passi, continuavano a cadere, combinavano pasticci e parlavano in modo buffo.
Lo stesso vale per il Divino, ama vedere i suoi bambini che iniziano a fare i primi passi verso il Suo regno.
Dove sarebbe la gioia di Dio se avesse creato tutto perfetto? La perfezione è morta, non ha né vita, né possibilità di sviluppo. Grazie alle nuove tecnologie il computer crea personaggi e volti che sono perfetti, ma appaiono morti. Così la chirurgia estetica crea solo dei mostri.
È l’imperfezione a costituire la perfezione, la nostra peculiare bellezza.
Gli angeli sono perfetti ma non possono amare come noi.
È possibile innamorarsi solo se esiste anche la possibilità di cadere, di fallire.
Dio ama creare, dare alla luce i suoi bambini, umanità dopo umanità.