Come prendere la decisone giusta?

piccolabasmalahPossiamo affermare di essere sempre stati padroni delle nostre decisioni?
È difficile sostenere di avere il pieno controllo sulla propria vita esteriore, perché in realtà non è nelle nostre mani. L’unica cosa che possiamo controllare è come comportarci all’interno della nostra vita. Prendere una decisione è già di per sé un atto che crea tensione, rigidità.

Attraverso la mente, attraverso il pensare e il discutere con noi stessi non possiamo vedere e decidere nulla. Voler decidere quindi significa essere ciechi. Meglio aspettare e lasciare che Dio cucini la situazione per noi.

Quando questa sarà pronta l’esistenza stessa ci darà un segno. Se siamo pazienti, ci apparirà. Se non appare significa che non è ancora il momento giusto, e allora bisogna rimanere dove si è.
Per questo Maulana, alle persone che gli rivolgono domande su questioni fondamentali della propria vita personale come divorzio o lavoro, il più delle volte egli le invita ad aspettare quaranta giorni, o tre mesi e poi a guardare di nuovo la situazione.

Se ci si interroga sul da farsi, significa che non si è nel presente. Quando si è nel momento, la situazione è sempre facile, chiara, si dispiega e parla da sé: essa non ha bisogno di una nostra decisione.

Nel presente è tutto naturale e ovvio. Il fiume scorre lungo il suo corso, non deve decidere nulla.

La tradizione ci offre la sunnah, l’insieme delle norme di comportamento e di abitudini del Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) e l’adaab, il buon comportamento del dervisciocon esse possiamo risolvere il 90% di tutte le questioni. Il resto dipende dalla propria originalità.

Dobbiamo dare una risposta alla nostra vita non con una «decisione», ma con una «ispirazione». E ciò può solo accadere quando si è sprofondati nel presente.

Diciamo così: qualunque cosa ognuno di noi decida di fare, è la cosa giusta. Sapere ciò ci dà la pace.

Ogni decisione che prendi è quella giusta, perché è l’unica che puoi prendere. Se conoscessimo in anticipo il risultato delle nostre decisioni e azioni, saremmo tutti dei santi, ma siccome non è così, dobbiamo cadere, sbattere la testa e diventare saggi attraverso le decisioni sbagliate.

Deve essere così perché il piano divino si realizza attraverso di noi. Se siamo nella verità non possiamo fare nulla di sbagliato e nessuno può far nulla di sbagliato a noi.

Essere nella verità significa lodare il Signore e lasciarsi assorbire dalla pratica. In questo modo non avanzeremo più nella vita sotto il peso delle nostre emozioni e dei nostri pensieri.

Non ci sentiremo soli, ma accompagnati, amati, abbracciati. Questo porterà la luce necessaria per avere una visione chiara e sapere sempre cosa fare. Il passo successivo ci si aprirà innanzi da sé.

Bisogna capire la differenza tra decisione e intenzione. Da un pensiero nasce l’idea e quando l’idea incontra l’emozione abbiamo un desiderio.

Quando questo viene ripetuto diventa un’intenzione. Va formulata non una decisione ma un’intenzione. Poi bisogna aspettare che si apra.

Dio è ricco e infinitamente generoso. Il mondo esterno si inchinerà di fronte a noi.

Quindi non devi temere di prendere la decisione sbagliata. Concentrati invece su ciò che è importante. Importante è avere il coraggio di vivere una vita vera, una vita gioiosa.

Quando sei gioioso con te stesso non c’è più a questione di cosa fare. Sarai in gradi di vedere cosa è giusto e cosa è sbagliato per te stesso.