BAYAT

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Come si diventa dervisci? Semplice, innamorandosi di uno di loro. L’atto formale di iniziazione è il bayat, il patto che si stringe prendendo la mano dello Sheikh.

Se il discepolo si innamora dello Sheikh vuole legarsi, incatenarsi a lui: allora lui gli prenderà la mano, e sarà come un matrimonio, un’unione dalla quale non c’è divorzio, almeno da parte sua. Da quel momento il maestro avrà il discepolo nel suo cuore e nelle sue preghiere almeno due volte al giorno e si prederà sempre cura di lui. Lo Sheikh lo presenta agli angeli, ai profeti, alla catena di santi e maestri del nostro ordine e infonde su di lui una luce, un colore particolare in modo da poterlo ritrovare quando saranno separati.

Il discepolo all’inizio pensa di essere libero e di poter fare ciò che vuole, può allontanarsi anche per anni, succede, ma il legame profondo che si è stabilito con il maestro, è come un elastico, e prima o poi lo riporta a lui. Sapere che il maestro è sempre con te e si prende cura di te porta una profonda pace.

Il derviscio vive con la stessa disciplina e attenzione di un monaco, ma è nel mondo, ha famiglia e un lavoro: questo gli conferisce forza e una certa distanza.

Lo Sheikh cerca di renderlo capace di gestire la sua vita quotidiana, la famiglia e il lavoro con il dito mignolo. Il resto della mano è per la pratica. Questo dovrebbe essere l’equilibrio.